Diario di una lettrice in incognito: mini recensioni di Giugno


 
Holaaaa!!
Rompo la routine dei post programmati per aggiornarvi sulle letture del mese di Giugno. Non mi sembra vero che siamo già a Luglio, questo mese è inaspettatamente volato: chi mi segue su Instagram sa già che mi trovo molto lontano da casa in questo momento, spero di riuscire a fare un post e farvi vedere qualcosa! Purtroppo dove alloggio ora il wifi è quello che è...
Per ovvie ragioni non ho letto tantissimo questo mese, ma tranquilli...qualcosa l'ho letta!
Sono particolarmente fiera di aver finito  Il Dardo e la Rosa, che ormai mi trascinavo dal Giurassico...e bé, mi è piaciuto molto.

 
Oggi vedrete:
Il dardo e la rosa, Jacqueline Carey
Un giorno perfetto per innamorarsi, Anna Premoli
Noi due ai confini del mondo, Morgan Matson

 

Il Dardo e La Rosa, Jacqueline Carey (Trilogia di Phèdre #1)

Titolo originale: Kushiel's Dart
Data prima pubblicazione: 2001
Trama: Terre D'Ange: un regno fondato dagli angeli e popolato da individui in cui una bellezza mirabile si accompagna a un'incondizionata libertà fisica e mentale. Un unico precetto guida infatti le Tredici Case che lo dominano: Ama a tuo piacimento. Destinata sin dalla tenera età a servire in una delle Case, Phèdre è nata con una piccola macchia scarlatta nell'occhio sinistro. Per molti, un difetto irrimediabile. Per altri, un segno rarissimo e sconvolgente: il Dardodi Kushiel, il marchio che contraddistingue le "anguissette", coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Ma quando il nobile Delaunay la riscatta, il futuro di Phèdre si apre verso l'ignoto: non consumerà i suoi giorni come perfetta cortigiana, diventerà una spia. Il regno di Terre d'Ange, infatti, è inquieto e agitato, e Delaunay vuole scoprire chi sta tramando nell'ombra... Un'eroina conturbante, una saga animata da poeti e cortigiani, regine e sacerdoti guerrieri, principi errabondi; un'epopea immersa in un'atmosfera che ricorda "Le mille e una notte" e che si snoda fra intrighi di corte e relazioni pericolose, viaggi e rivelazioni.


Sotto il balsamo dorato
che sui campi si adagia
la sera giunge di soppiatto
sul contadino stanco davanti alla bragia.
L'ape è sulla lavanda
il miele colma il favo
ma qui la pioggia cade incessante
e io da casa son tanto lontano.

Era da tanto che non leggevo un racconto epico come quello della Carey...e dire dopo il primo capitolo volevo abbandonarlo perchè mi stavo annoiando.
Non capivo lo stile di vita di Terre d'Ange, la favolosa terra in cui è ambientato il romanzo, nè il fascino della Corte della Notte.




Da un certo punto in poi però, con l'entrata in scena di Delaunay e Alcuin, le cose iniziano a diventare interessanti e man mano che si va avanti il racconto diventa sempre più avvincente: cambia lo scenario e si scoprono nuovi personaggi.
L'avventura si fonde con il fantasy e un pizzico di bdsm, la parte che meno ho capito e di conseguenza apprezzato.
A parte questo neo, libro promosso a pieni voti!


VALUTAZIONE
(5 papaveri)


 

Un giorno perfetto per innamorarsi, Anna Premoli

Titolo originale: Un Giorno Perfetto per Innamorarsi
Data prima pubblicazione: 2015
Trama: Kayla Davis è una vera donna “metropolitana”. Della Grande Mela ama tutto, anche il traffico, il caos e la folla multicolore. Nota per il suo sarcasmo e le sue relazioni mordi e fuggi, nella vita vorrebbe diventare un’affermata giornalista, ma nel frattempo si accontenta di scrivere recensioni dei posti più cool della città. L’occasione di fare il salto si presenta sotto forma di trasferimento in un centro rurale dell’Arkansas, zona diventata improvvisamente famosa a causa delle controverse concessioni per i giacimenti di gas. Kayla, che è nata da quelle parti, ma sperava di non doverci più tornare, abbandona l’amata New York e ce la mette tutta per inserirsi nella vita della piccola cittadina. L’impresa, però, è molto più difficile di quanto si sarebbe aspettata e l’incarico che le hanno affidato richiederebbe la massima concentrazione e lucidità. A ingarbugliare ancora di più i fili della sua nuova vita ci si mette anche l’imprevista comparsa di un certo Grey…
Ce la farà Kayla a dimostrare quanto vale? E, soprattutto, riuscirà a non lasciare il suo cuore in Arkansas?


Potevo non correre a comprare il nuovo libro di una delle mie scrittrici preferite? Ho resistito un paio di giorni dall'uscita del libro e poi basta..ho ceduto. 
La protagonista, Kayla, è la migliore amica di Amalia, conosciuta in Finchè amore non ci separi, finora il romanzo di Anna Premoli che mi è piaciuto di meno. Tant'è che non avevo minimamente collegato le cose e ho scoperto la cosa solo a libro ultimato...sorry Amalia.

Il giorno seguente mi sveglio con un ottimismo quasi eccessivo. In fondo, nel momento in cui riapro le palpebre sono ancora in Arkansas, sempre circondata da un giardino floreale. Una delle cose che mi inquietano maggiormente è l'assurdo silenzio che avvolge tutto. Dove sono le sirene? Dov'è il rassicurante baccano di sottofondo?

Con questo libro si riconfermano tutte le opinioni positivissime che mi ero fatta dai precedenti libri: leggerlo è stato un vero piacere e più di una volta mi sono ritrovata a ridere di fronte alle scene di Kayla, i suoi discorsi interiori, e i battibecchi con Greyson (ovviamente il protagonista maschile ci dev'essere e questo in particolare a volte sa essere adorabile). 


VALUTAZIONE
(5 papaveri)

 

Noi due ai confini del mondo, Morgan Matson

Titolo originale: Amy & Roger's Epic Detour
Data prima pubblicazione: 2010
Trama: Amy Curry pensa che la sua vita sia uno schifo. Suo padre è recentemente scomparso in un incidente d’auto e sua madre ha deciso di trasferirsi dalla California al Connecticut, proprio durante il suo ultimo anno di scuola. Il viaggio in macchina per raggiungere la costa opposta degli Stati Uniti è lunghissimo, e con lei ci sarà Roger, figlio di un’amica della madre, che Amy non vede da quando erano bambini. Perciò, quando se lo trova di fronte, Amy ha uno strano sussulto, che però è brava a nascondere. La verità è che non è esattamente entusiasta all’idea di attraversare il Paese con qualcuno che non conosce, ma la strada è infinita e bisogna darsi il cambio alla guida. Il tragitto scrupolosamente programmato da sua madre viene però completamente stravolto, via via che l’iniziale diffidenza tra i due diventa simpatia, e il viaggio si trasforma, ora dopo ora, in qualcosa di diverso, molto speciale e più profondo… Noi due ai confini del mondo è un grande successo internazionale, un viaggio romantico e indimenticabile che vorresti non finisse mai.



Chi non ha mai sognato di compiere un vero viaggio in macchina, un road trip in puro stile americano? Uno dei miei sogni più grandi è sempre stato attraversare in macchina gli Stati Uniti, andando da costa a costa, magari sulla famosa Route 66 (che qualche tempo fa lessi essere stata chiusa), e magari anche un po' decidendo le tappe in base all'ispirazione del momento.
Amy e Roger in questo libro fanno un po' questo: dall'assolata California devono raggiungere il Connecticut ma decidono di stravolgere il preciso e noiosissimo percorso stabilito dalla madre di Amy, l'una per fuggire da qualcosa e l'altro rincorrendo qualcosa. 

Eravamo vicino all'autostrada, quando mi venne in mente, e forse fu troppo tardi, che quella sarebbe stata una delle ultime volte in cui avrei visto la mia città. Raven Rock non sarebbe più stata casa mia. E non mi ero mai soffermata a rifletterci. Era soltanto il luogo in cui ero sempre vissuta, piuttosto noioso e limitante. Ma era mio, permeato da tutti i miei ricordi, belli e brutti.


Il romanzo è stato una ventata d'aria fresca: sì, il dramma iniziale c'è, come anche l'evidente problema della protagonista nel fare i conti con esso, ma il tutto si svolge senza isterismi, scene apocalittiche, storie d'amore al limite della sanità mentale. Un piacevole cambio di rotta rispetto ai tanti young adult e compagnia bella. Non so se sono riuscita a rendere il mio punto di vista; mi è sembrato che i personaggi delle pagine potessero davvero essere delle persone vere, con reazioni e atteggiamenti molto simili a quelli che potrei avere anch'io in quelle circostanze.


Gli addii non mi sembravano più così importanti come un tempo: avevo scoperto che quando non rivedrai mai più una persona, non è l'addio che conta. Ciò che importa è che non potrai più dirgli nient'altro. E rimani con una conversazione in sospeso che durerà in eterno.

Altro elemento che mi è stra-piaciuto, da amante dei viaggi, è stato l'inserimento di fotografie dei posti visitati da Amy e Roger...fotografie realmente scattate dalla scrittrice che, prima di completare il libro, ha visitato tutti i posti descritti, viaggiando in macchina, mangiando e dormendo negli hotel, fast food, tavole calde di cui si parla nel libro.
Non vi dico altro perchè l'autrice, alla fine del libro, racconta molto meglio di me la genesi del libro: vi dico solo che dopo i suoi suggerimenti per un viaggio in macchina e L'arte del viaggio in macchina è diventata il mio mito!
Altro aspetto meraviglioso e divertente: le note di Amy sui posti visitati!



VALUTAZIONE
(5 papaveri)



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