Firelight, Sophie Jordan | Recensione



Titolo: Firelight. La Ribelle
Autrice: Sophie Jordan
Serie: Firelight #1
Data prima pubblicazione: 2010
 
Trama: Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci. Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?



La protagonista del libro è Jacinda, appartenente ad una stirpe che discende dai draghi. Purtroppo i Draki, così si chiamano i suoi simili, sono costretti a vivere nascosti perchè braccati dai cacciatori.
 Finchè, la madre di Jacinda decide di prendere quest'ultima e la sorella gemella Tamra, scappare dal loro villaggio e andare a vivere in una città dal clima arido attendendo il momento in cui il drago di Jacinda morirà e lei diventerà una semplice umana. Sì perchè la madre di Jacinda ha rinunciato da tempo alla sua essenza di drago e anche Tamra non si è mai manifestata, venendo quindi emarginata dai Draki. Invece Jacinda ama la sua natura, ama abbandonare la sua forma umana e volare nel cielo e non è neanche una Draki (o Drako...Draka..boh, ci sarà il singolare?) come le altre, ma è la prima sputafuoco da decenni o secoli.
Ah già..non vi avevo detto che ci sono diversi tipi di Draki, come quelli d'acqua, che possono respirare sott'acqua come pesci, oppure gli Onice, quelli più forti fisicamente. C'è anche da dire che, per quanto Jacinda ami la sua natura, la sua vita era già stata in pratica programata dal capovillaggio, il quale l'aveva scelta come compagna per il figlio, in modo da tramandare il suo potere di sputafuoco. Un pensiero davvero dolce da parte sua.

Non ho ancora capito se i draghi mi piacciono o meno ma sicuramente una cosa bisogna riconoscerla alla Jordan: aver scelto come protagonista di un libro una specie mitologica solitamente relegata a ruoli marginali. Proprio le parti in cui l'autrice descrive la natura dei Draki sono, secondo me, quelle più sentite.


Rilasso i pensieri e assorbo tutto il brusio che mi circonda. I rami con le loro foglie grigioverdi. Il trambusto degli uccelli all'alba. La nebbia umida attorno alle caviglie. Distendo le dita dei piedi sul terreno ruvido e grezzo, a mente conto i sassi sotto la pianta. E nel petto sento l'attrazione che conosco bene. Il mio aspetto umano scompare, svanisce, al suo posto la pelle di draki, più spessa.

Per il resto invece siamo nel più classico dei classici young adult...niente di nuovo. Anzi, a parte Jacinda e Will (il cacciatore di cui si innamora), gli altri personaggi restano sullo sfondo e non hanno il minimo spessore, mentre sarebbe stato bello conoscere un po' più a fondo la loro psicologia.

Jacinda che va a scuola

In ogni caso questo è solo il primo libro di una trilogia e c'è quindi possibilità di miglioramento nei volumi successivi...spero.


VALUTAZIONE 
(2 papaveri e mezzo)


Commenti

  1. Questo libro l'ho letto un paio di anni fa e ricordo che non mi era dispiaciuto! Poi però non ho continuato più la saga (non ricordo nemmeno perché) e adesso non ne ho nessuna intenzione, dato che a stento ricordo la storia xD

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    1. Non è un libro che si fa ricordare particolarmente :D Anche io non so se proseguirò con i libri successivi, anche se io sono di quelle che deve finire le serie altrimenti non è contenta ^_^

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