Solstice.Equinozio di Primavera, C.E.A. Bennet | Recensione



Buon equinozio di primavera! In realtà cadeva ieri perchè questo è un anno bisestile ma qui si festeggia oggi con una recensione che più adatta per l'occasione non si può.
Parlo ovviamente del secondo volume della Solstice Saga; mentre del primo ve ne ho parlato poche ore fa.


Titolo: Equinozio di Primavera
Autrice: C.E.A. Bennet
Serie: Solstice #2
Data prima pubblicazione: 2016

Trama: Anno nuovo, vita nuova. A Emma Hataway non è mai sembrato più vero da quando, ripresi i sensi in un letto d’ospedale, è costretta a fare i conti con un’amnesia che ha cancellato buona parte dei suoi ricordi.
Cosa è accaduto la notte di Capodanno? Louis è stato davvero sconfitto o tornerà per avere la sua vendetta? Perché non ricorda più nulla di Alec?
Le sorelle Hataway cercano di tornare alla vita di tutti i giorni tra nuove dinamiche famigliari, vecchi amori e ricordi che sfuggono senza lasciarsi afferrare.
Una minaccia, però, incombe sulla loro famiglia e si intreccia con un destino al quale sembra impossibile sfuggire.

Alec Stevens è sopravvissuto alla notte di Capodanno e ora deve fare i conti con un fratello ingombrante, molte domande e una ragazza alla quale ha salvato la vita, che conosce da sempre ma di cui non ricorda granché.
Riuscirà a riportare a galla ciò che ha dimenticato e che lo tormenta? Che cosa nasconde veramente il ritorno del fratello Justin?
Una ricerca non priva di ostacoli, contro il tempo e contro qualcosa che sembra impossibile arrestare. Mentre il mondo cui appartiene gli ricorda che nulla è come sembra e il confine tra giusto e sbagliato si fa sempre più labile.


Il libro riprende più o meno da dove si era interrotto L'Incantesimo d'Inverno, nel bel mezzo di una situazione critica, in particolar modo per Emma. Quando quest'ultima si risveglia in ospedale si accorge di non ricordare molte cose...soprattutto per quel che riguarda Alec. Quest'ultimo sembra afflitto dalla stessa amnesia.
Da qui prendono avvio le vicende del libro, tra pericoli in agguato, ricordi che cercano di riaffiorare e il tentativo di vivere, comunque, una normale vita da adolescenti.

I miei ricordi erano davvero confusi e sconclusionati. Le immagini che avevo nella mente erano slegate tra loro e avevo la sensazione che mi sfuggisse qualcosa d'importante. Qualcosa di fondamentale.

L'amnesia di Emma e Alec fa regredire in qualche modo il rapporto che avevamo visto evolversi nel primo libro e non si può che soffrire insieme ai due ragazzi...o anche di più perché noi invece ci ricordiamo bene ciò che loro sembrano aver dimenticato. Si assiste quindi ad una sorta di ritorno di tutta una serie di situazioni in gran parte già viste tra i due ma che appaiono qui in una luce tutta nuova in virtù del fatto che, come ho detto, il lettore ne sa mooolto di più rispetto ai personaggi.
In questa situazione di stallo, si percepisce quasi l'attesa di un qualcosa di potenzialmente pericolo che potrebbe a breve stravolgere gli eventi e la vita della famiglia Hataway e dei loro Custodi.

Mentre la prima metà del libro procede quindi abbastanza lentamente (soprattutto in alcune parti forse un po' troppo riflessive), da un certo punto si assiste ad una serie di colpi di scena e svolte improvvise. Ritroviamo poi, come nel primo libro, il doppio punto di vista di Alec ed Emma, a cui si aggiunge in un capitolo anche quello di Sam.
A proposito degli altri personaggi, si riconferma l'opinione che mi ero fatta con il primo libro: non sono solo delle comparse ma hanno una vita propria e uno spazio importante all'interno della storia. Come Emma, anche le sorelle stanno crescendo e maturando e si trovano di fronte a scelte importanti e nuove dinamiche con gli altri personaggi. Tra loro tre però rimangono sempre unite, che è una delle cose che mi sono piaciute fin dal libro precedente.
Senza dimenticare Miranda, Kate e James, Justin e tutti gli altri, ognuno con una propria caratterizzazione.

Caterina sorrise. Uno di quei sorrisi giovani che la facevano tornare ragazza, e che mi ricordavano la mamma che avevo avuto prima che mio padre sparisse, lasciandola sola a crescere tre figlie. Almeno così avevo creduto per quattordici anni. «Il caso non esiste, Emma. So sempre quando avete bisogno di me».

Rispetto al libro precedente non sono rimasta assolutamente delusa: anche in questo secondo capitolo, anzi forse anche di più rispetto al primo, ho gioito, sofferto, ho combattuto, riflettuto e mi sono arrabbiata con i personaggi...che, alla fine, è quello che credo un buon libro dovrebbe suscitare.


VALUTAZIONE 
(4 papaveri)
 



Commenti

  1. Felice che ti sia piaciuto ❤ credo che sarà la mia prossima lettura! *_*

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    1. Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi! :)

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