Un imprevisto chiamato amore, Anna Premoli | Recensione



Buon pomeriggio lettori!
Anche questa settimana vi propongo la recensione di un romance, ma stavolta tutto italiano!



Titolo: Un imprevisto chiamato amore
Autrice: Anna Premoli
Genere: contemporary romance
Edizione Italiana: Newton Compton Editori, 2017
Pagine: 246


Trama
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...




Con questo credo di aver letto tutti i romanzi della Premoli pubblicati finora  e devo dire che, in linea generale, ho apprezzato il suo volersi discostare dai suoi primi lavori per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi.
Protagonista di Un imprevisto chiamato amore è Jordan, una ragazza che ha chiari i suoi obiettivi: trovare un buon partito e farsi sposare. Il futuro marito dovrà rispondere a specifici requisiti (come aver già avuto due matrimoni alle spalle), in una caccia al miglior partito minuziosamente studiata e quasi scientifica. Le convinzioni che Jordan sbandiera pagina dopo pagina la rendono un personaggio piuttosto originale, ma dietro le mire da arrampicatrice sociale si nascondono in realtà motivazioni affatto egoistiche.
Tutti i suoi piani verranno in qualche modo ostacolati dall'incontro con Rory Pittman, che io ho subito messo nella categoria dei "bravi ragazzi" insieme a Seb di L'amore non è mai una cosa semplice e Ariberto de L'importanza di chiamarti amore.

Se sul fronte personaggi non ho niente da recriminare, ho invece qualcosa da dire sull'ambientazione. Lo so che quest'ultima non è esattamente il punto forte dei romanzi rosa, ma stavolta la Premoli ha secondo me perso un'occasione. Con New York come sfondo potevano uscirne delle scene super romantiche, e invece non ho trovato neanche una descrizione come si deve. Neanche quando i protagonisti si recano a Central Park per fare un picnic!
Mi accontenterò pensando che la scelta di New York, città che anche storicamente in qualche modo simboleggia la volontà di iniziare una nuova vita, sia stata fatta per richiamare il desiderio di cambiamento e di rinascita della protagonista.

Per quanto riguarda la narrazione, nonostante alcune parti un po' lente, il romanzo si legge bene e senza intoppi. Non mi ha emozionato o colpito particolarmente - non è sicuramente tra i miei preferiti di Anna Premoli - però si legge comunque con piacere.


Propersonaggi
Contro: ambientazione

 VALUTAZIONE
Una lettura carina e piacevole.

* PUNTEGGIO *
7,6/10

 (punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)



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Commenti

  1. Non ho mai letto nulla della Premoli, ho in casa dei suoi libri....prima e poi li devo leggere. Buona giornata.

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    1. Te li consiglio tutti! Buona giornata anche a te! :)

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