Blood of the Prophet, Kat Ross | Release Party + Recensione in anteprima



Buon pomeriggio lettori!
Oggi vi parlo di BLOOD OF THE PROPHET di Kat Ross, secondo capitolo della serie Il quarto elemento, uscito da noi oggi per Dunwich Edizioni.



QUI trovate la recensione del primo volume, The Midnight Sea. Per l'occasione l'ho riletto e l'ho trovato anche più avvincente della prima volta. Appassionante ed emozionante, questo secondo capitolo non è stato da meno e si è dimostrato all'altezza delle mie (altissime) aspettative.



Titolo: Blood of the Prophet
Autrice: Kat Ross
Serie: Il Quarto Elemento #2
Edizione Italiana: Dunwich Edizioni
Genere: fantasy
Pagine: 306
Data d'Uscita: 8 Dicembre 2017
*copia inviata dalla Casa Editrice*


Trama
Visionario. Alchimista. Salvatore. Santo.
Il Profeta Zarathustra è stato chiamato in molti modi. Ora trascorre il suo tempo disegnando capre dall’aspetto bizzarro. Ecco cosa succede quando ci si ritrova in una cella per duecento anni. Ma l’uomo che potrebbe essere impazzito, e che decisamente dovrebbe essere morto, è di colpo tornato a essere molto importante…
Sono passate soltanto poche settimane da quando Nazafareen è fuggita dai sotterranei del Re con il suo daeva, Darius. Sperava di non dover mettere più piede all’interno dell’impero, ma la ricerca del Profeta l’ha condotta nell’antica città di Karnopolis. Devono trovarlo prima che Alexander di Macedonia bruci Persepolae, e con essa la madre di Darius. Ma non sono i soli a cercarlo.
Il negromante Balthazar ha i suoi piani per il Profeta, così come il capo delle spie dei Numeratori. Mentre Nazafareen viene attirata in un gioco pericoloso, i suoi nuovi poteri prendono una brutta piega. Soltanto il Profeta comprende il segreto del suo dono, ma il prezzo di quella conoscenza potrebbe rivelarsi più di quanto Nazafareen sia disposta a pagare…




In Blood of the Prophet ritroviamo Nazafareen e Darius alle prese con un'importante missione: trovare il profeta Zarathustra, che si dice essere ancora vivo e tenuto nascosto, e portarlo a Persepolae prima che Alexander di Macedonia marci sulla capitale persiana.
Non sono tuttavia gli unici a cercare il profeta scomparso: sulle sue tracce c'è anche il negromante Balthazar e il capo delle spie dei Numeratori, Araxa.

Mentre nel libro precedente, la storia veniva raccontata in prima persona da Nazafareen, in Blood of the Prophet i suoi capitoli si alternano con altri raccontati in terza persona, che vedono come protagonisti Balthazar e Araxa. Il primo era già comparso nel libro precedente e sono stata contenta di ritrovarlo e di approfondire la sua psicologia e il suo passato. Araxa invece non mi ha colpito granché come personaggio, a parte ispirarmi sentimenti negativi.
Avevo adorato la voce di Nazafareen in The Midnight Sea, quindi l'introduzione di altri due punti di vista inizialmente mi ha un po' destabilizzato, ma è stata una scelta fondamentale per rendere la storia nel migliore dei modi. Anche perché, per la maggior parte del libro, chi porta avanti le azioni sono gli altri due personaggi piuttosto che la Water Dog e il suo gruppo.
Blood of the Prophet ha meno azione rispetto al volume precedente, è più giocato sull'attesa, sui sotterfugi e sulla pianificazione, ma ci sono anche molte scene che vi terranno col fiato sospeso e, soprattutto, si scopriranno cose molto importanti. Quindi alla fine, almeno per quanto mi riguarda, la maggiore lentezza non si è sentita quasi per niente.

Ho amato l'evoluzione di Nazafareen in questo libro, trovo che sia uno dei personaggi femminili più forti e ben riusciti della letteratura fantasy young adult degli ultimi anni. Né sono da meno i suoi comprimari, tutti personaggi ben caratterizzati e, anche se si tratta di un fantasy quindi con magie varie ecc, molto "normali". In molti romanzi di questo genere, ad un certo punto i personaggi diventano questi eroi invincibili senza macchia e senza paura, super potenti e sicuri di sé, mentre nel romanzo della Ross ho trovato che la protagonista abbia conservato sempre un realismo di fondo.
Sempre per quanto riguarda i personaggi, mi è invece dispiaciuto non vedere maggiormente Victor: mi era piaciuto molto nel libro precedente e avrei voluto approfondire. Ma su questo punto sono fiduciosa per il prossimo volume!

Balthazar la ricordava dal loro primo breve incontro sulla pianura. Ricordava come la sua mano fosse andata all'elsa della spada come se non desiderasse altro che caricare contro di lui e i suoi compagni. Ricordava vagamente di averla vista dopo, nel caos e nella morte della cupola. Era un'assassina, ecco cos'era quella ragazza. Violenta e spietata.

Il worldbuilding è strepitoso e curato nei minimi dettagli, dalla descrizione delle architetture ai paesaggi (anche quelli più fantasiosi): l'autrice è riuscita a creare un'ambientazione realistica  e al tempo stesso mitica, misteriosa e pericolosa, coniugando storia e ambientazioni reali con miti e leggende persiane. Trovo queste ultime assolutamente affascinanti e, una volta chiuso il libro, mi sono ritrovata su internet a cercare maggiori informazioni.


Blood of Prophet, come il suo predecessore, ha tutto quello che cerco in un libro: ambientazione curata, personaggi ben caratterizzati (anche quelli secondari), una storia ricca di azione e avventura ma anche di parecchi spunti di riflessione.
Lo amerete fin dalle prime righe (anzi, già dalla stupenda copertina!).


 
 * PUNTEGGIO *
9,5/10

(punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)



L'Autrice

Kat Ross ha lavorato come giornalista delle Nazioni Unite per dieci anni prima di ritirarsi felicemente a fare ciò che le piace di più: inventare cose. È l’autrice del thriller distopico Some Fine Day e della serie Il Quarto Elemento. Adora i miti, i mostri e gli scenari da apocalisse.

 Sito Web 



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