Dov'è finita Audrey, Sophie Kinsella | Recensione


Inauguriamo con questa recensione il nuovo corso di questa rubrica! D'ora in poi non vedrete in un unico post tutti i libri che ho letto in quel mese ma spero in questo modo di riuscire ad essere più regolare nella pubblicazione!
Il sondaggio per stabilire il giorno della settimana in cui pubblicare le mie recensioni non ha avuto poi tutta questa affluenza *me triste*...anyway, grazie a chi ha partecipato! Avete indicato martedì, mercoledì e venerdì e tra questi ho pensato che il mercoledì sia il giorno migliore da dedicare a questa rubrica.

Non ho voluto cambiare il nome della rubrica ma sono indecisa se inserirci anche i titoli dei libri commentati: che dite...diventerebbe troppo lungo?
Nel frattempo Blogger ha deciso di fare per conto suo e cambiare i colori dei caratteri a suo piacimento mentre scrivo...comunque.
Oggi vi parlo di un libro che ho letto da pochissimo. E posso (finalmente!) eliminare un libro dalla mia wishlist!

  • Dov'è finita Audrey?, Sophie Kinsella
Titolo originale: Finding Audrey
Data prima pubblicazione: 2015

Trama: Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.


Devo premettere che non so mai cosa aspettarmi da Sophie Kinsella: il suo Ti ricordi di me? mi è piaciuto tantissimo e l'ho letto diverse volte, mentre con I love shopping, non sono riuscita ad andare oltre il primo capitolo.
Nel caso di Dov'è finita Audrey? siamo decisamente nella sfera dei giudizi positivi...anzi, più che positivi.

 La protagonista del libro soffre di quella che possiamo chiamare fobia sociale, con conseguenti attacchi di panico e ansia: ha dovuto lasciare la scuola, non esce mai di casa e trascorre le sue giornate a letto o in un salottino buio e i sui unici contatti sociali sono con i componenti della sua famiglia...ma, anche qui, Audrey indossa sempre degli occhiali da sole e non riesce a guardarli negli occhi.
Cos'è successo a Audrey per farla arrivare a questo punto? Lei non lo dice apertamente, lo accenna qua e là, ma in fin dei conti non importa molto quale sia stata la causa scatenante perchè come dice lei stessa "Non sono gli eventi stressanti a farti ammalare: è il modo in cui il tuo cervello reagisce agli eventi stressanti".
Il libro affronta un problema al giorno d'oggi diffusissimo (nella realtà spesso sottovalutato e difficile da capire per chi non ci è dentro) con dolcezza ed estrema sensibilità. L'autrice decide di trattare tutto ciò con una certa dose di umorismo ma senza per questo sminuire le cose. È un libro terapeutico.

 Io ero quella fissata che tutti guardassero me, giudicandomi una perfetta sfigata. Nello stesso tempo, ero quella su cui veniva sempre richiamata l'attenzione. "Audrey, la nostra studentessa migliore." "La nostra star del netball, Audrey." Un consiglio serio per tutti gli insegnanti che stessero leggendo (cioè zero, probabilmente): cercate di non mettere al centro dell'attenzione proprio la ragazzina che si fa piccola piccola se qualcuno la guarda. Perchè non aiuta.

In mezzo a tutto ciò si colloca la strampalata (ma poi mica tanto) famiglia di Audrey: io li adoro. Soprattutto la madre e il fratello, Frank. Frank è il mio mito.
La vita della famiglia viene raccontata attraverso la lente dell'obiettivo con cui Audrey filma ciò che la circonda, prima come semplice spettatrice e man mano sempre più partecipe.

La verità è che, se non comunichi mai con nessuno, per niente, perdi la capacità di farlo. E quando ricominci, è abbastanza sfinente.

La presenza di un personaggio come quello di Linus può per un attimo suggerire che innamorarsi sia per Audrey la magica cura che le permette di uscire dal tunnel e stare meglio ma non credo sia questo il caso: ovvio che la aiuta e credo che anche nella vita reale a volte sia più semplice aprirsi con qualcuno di un po' più distante. In ogni caso sono troppo carini. Dicevo..è un libro sulla guarigione: la comparsa di Linus nella vita di Audrey sicuramente la aiuta nel processo ma, leggendo il libro, si capisce che questo è attuato grazie a piccoli/grandi passi che la protagonista compie. 

Più ti impegni ad affrontare il mondo e più riuscirai ad abbassare il volume delle tue preoccupazioni. Scoprirai che non hanno nessun fondamento. Scoprirai che il mondo è un posto dove succede di tutto, continuamente, e la maggior parte delle persone ha la capacità di attenzione di un moscerino. Hanno già dimenticato quello che è successo. Non ci pensano più.

I capitoli finali forse sono un po' troppo buonisti e ci mostrano un quadretto famigliare in cui sembra che tutti abbiano trovato una loro dimensione, abbiano trovato la propria strada (nel caso di Frank) e si ascoltino di più tra loro ma, sapete che vi dico? Va benissimo così. In fondo anche nella vita si ha bisogno di credere che, nonstante gli alti e bassi, le cose andranno bene e che "il percorso nel suo insieme vada più o meno verso l'alto"



VALUTAZIONE 
(4 papaveri e ½)


Dilemma TBR!! Non ho mai fatto una tbr perchè solitamente scelgo che libro leggere sul momento, a sentimento, ma nell'ultimo anno ho accumulato un sacco di libri e mi chiedevo se voi aveste un metodo per la tbr...che ne so, ordine alfabetico o cose del genere.....help!!


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